Tutti i giorni non solo nello sport siamo alla ricerca anche in maniera inconscia di una risposta positiva o negativa ad una nostra azione.
Un complimento ci aiuterà a capire che ciò che abbiamo concluso lo abbiamo fatto “correttamente”. Viceversa un commento critico ci può stimolare a pensare su cosa lavorare per trasformare questa “risposta” in un feedback positivo.
Se ci pensate bene, quando in BMX chiudete uno o più salti, mettendoci magari anche un po’ di stile e acquisendo velocità, il vostro stato d’animo sarà sicuramente orientato in positivo. Nonostante questo, il vostro focus sarà, una volta ritornati al punto di partenza dell’esercizio, ricevere un giudizio positivo (feedback) da parte dei compagni e allenatore, sentendovi completamente appagati dal esercizio svolto.
In egual modo, quando scendendo lungo un sentiero con la vostra MTB riuscite ad eseguire un passaggio discretamente, subito ci si aspetta il complimento dei compagni di riding.
Normalmente è più facile ricevere ed assimilare un feedback positivo, ma in realtà sono i feedback più critici e puntigliosi a fornirti costantemente input volti a ricercare la perfezione nella tua azione.
Uno dei ruoli del coach è quello di fornire e ricevere durante un allenamento/lezione/gara feedback concisi e di facile assimilazione volti a stimolare la persona ed aiutarla nel raggiungimento del proprio obiettivo.
Una figura professionale come il coach, non si occuperà solamente della vostra preparazione fisica e tecnica. Vi aiuterà ad entrare in sinergia con lui, rendendovi capaci di assimilare al meglio i feedback che desidera inviarvi e vi farà capire l’importanza di ricevere sensazioni pre/durante/post esercizio/evento (stanchezza, feeling sulla bici, affaticamento post esercizio)
Il feedback tra allenatore e rider può essere comunicato in svariati modi. Ad esempio, può essere cercato un gergo ad hoc, con parole che hanno un senso logico solamente tra chi è strettamente coinvolto in questa dinamica. Inoltre molto utilizzata è l’analisi video e la comparazione di quest’ultima con una serie di intertempi. Confrontando la postura e il gesto tecnico con la tempistica di esecuzione.

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