Il primo weekend di agosto, dopo un bel mesetto on the road tra Lettonia e Belgio per gli eventi più importanti dell’anno riguardanti la BMX, ho passato 5 giorni in Val di Sole durante il weekend di Coppa del Mondo.
Val di Sole, da anni, con la “Black Snake” ospita la Coppa del Mondo di Mountain Bike, quest’anno con un evento a 360° che ha visto impegnate tutte le discipline nelle varie giornate dell’evento.
Una nuova avventura, un nuovo “lavoro”, in un campo gara di altissimo livello che fino al mio primo giorno la, sembrava inarrivabile.
Durante il weekend di Coppa del Mondo in Trentino, ho avuto l’onore di poter affiancare ed aiutare nella “daily routine” di gara Chris, di Point1Athletic (http://point1athletic.com) coach di moltissimi top rider di DH e anche EWS (Enduro World Series).
Il nostro weekend lungo è iniziato mercoledì, quando nel primo pomeriggio, abbiamo effettuato il TRACK WALK.
Per track walk, si intende, una camminata da inizio percorso a fine, svolta assieme ai rider, nella quale si osservano le varie difficoltà presentate dal tracciato. Ci si scambia opinioni con gli altri membri del team o rider di altre squadre, con obbiettivo trovare la linea più veloce, per arrivare al traguardo con il minor tempo possibile. Durante il track walk è fondamentale anche la presenza del proprio meccanico, il quale ha il compito di tarare al meglio le sospensione e capire, in base alle indicazioni del rider, il feeling che vuole avere durante la propria discesa, sulle diverse asperità presenti lungo il tracciato.
Importantissimo durante il track walk, prendersi dei riferimenti, sia per gli atleti che per noi allenatori. In 3 giorni, dalla prima sessione di prove alla giornata di gara, possono entrare in gioco tantissime variabili, una su tutte il cambiamento del tracciato e delle linee, dato dai numerosi passaggi nelle fasi di prove. Di conseguenza anche una semplice foto scattata col cellulare, può aiutare.
Finito il track walk, piccolo briefing con i rider, caffè e un po’ di relax.
Il giovedì è stata la prima giornata di prove. Meteo ok.
I rider durante le prove sono divisi a gruppi, scendono per prime le donne, gli junior e gli elite diciamo da metà classifica. Successivamente scenderanno tutti i top elite maschi e le migliori elite donne.
La nostra giornata inizia con un piccolo incontro ai box con i primi rider che dovranno scendere. Poi bici, casco, via in seggiovia, pronti per essere track side durante tutta la giornata.
Io e Chris per tutta la durata delle prove del primo gruppo siamo scesi con la bici a fianco del tracciato di gara, osservando i passaggi su punti ritenuti da noi salienti, raccogliendo dei feedback a noi utili, da trasmettere poi ai rider.
Finito il primo gruppo siamo tornati giù alla team area, Chris ha incontrato un paio di rider, quattro chiacchiere, e pronti per le prove del secondo gruppo. Stessa routine, i ragazzi sapevano di trovarci track side in caso di dubbi o incertezze, anche qui abbiamo osservato in vari punti i passaggi di molteplici riders, parlato tra noi, scambiandoci opinioni e raccolto il feedback degli stessi rider. La scelta della linea corretta è tutto in gare dove ti giochi tutto in 1 secondo l’uno dall’altro. Le sezioni chiave non erano molte, ma abbastanza impegnative, in quanto tutti avevano il dubbio di provare una linea con l’asciutto che poi non sarebbe stata utilizzabile in caso di pioggia.
Venerdì, qualifica.
Come ipotizzato, la condizioni meteo previste per l’orario di inizio qualifica non erano delle migliori. Piccola run di prove pre qualifiche e via.
La maggior parte dei rider ( Junior e Donne) comprese, sono stati “graziati”, riuscendo a completare la propria discesa senza grossi problemi. Un attimo prima della discesa dei migliori atleti Elite, un mega temporale, ha reso il tutto molto difficile, rendendo la pista molto scivolosa in alcuni punti, chi ha avuto modo di vedere dal vivo la Black Snake, sa cosa voglia dire scendere da li con le ruote belle infangate, su quelle pendenze, tra radici di traverso e rocce scivolose.
Risultato in una starting list un po’ anomala.
Prima delle qualifiche è stato importantissimo verificare la corretta routine di riscaldamento di ogni rider.
Successivamente, Chris ha accompagnato i rider alla partenza, dandogli gli ultimi consigli e focused per la discesa, mentre io sono sceso lungo il percorso per raccogliere dei video, e confrontarli in seguito con quelli filmati durante le prove.
Sabato – race day
Meteo ok, ormai la maggior parte del lavoro è stato fatto, solo qualche piccolo dettaglio da curare e let’s go.
Prendiamo la seggiovia e ci dirigiamo verso l’area warm up, pre partenza. Li aspettiamo tutti i rider, i quali sarebbero arrivati su con un anticipo pre stabilito per iniziare il riscaldamento. Anche la fase di riscaldamento è molto personale, ed è fondamentale per noi allenatori riuscire a capire ciò che funziona meglio con per ogni singolo atleta. L’errore più comune è quello di proporre lo stesso esercizio o la stessa serie di esercizi a tutti, senza invece cercare l’esercizio più adatto ad ogni uno dandogli la chiave di volta.
È stata un esperienza a dir poco fantastica, un ambiente super, dove c’è la cura in ogni dettaglio. Ringrazio Chris e tutto il team FMD per l’accoglienza e tutti i rider conosciuti durante il weekend. Was epic!